sabato 26 maggio 2007

Lo Spirito Santo vi insegnerà ogni cosa.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Se mi amate, osserverete i miei comandamenti.
Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore perchè rimanga con voi per sempre.
Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato. Queste cose vi ho detto quando ero ancora tra voi. Ma il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli v’insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto”. [Gv 14,15-16.23b-26]

Una provocazione: "se lo Spirito Santo è così potente, cambia le persone e viene donato da Dio, che cosa posso fare io? Devo aspettare pazientemente? Perchè quest'onda così sconvolgente non mi cattura e non mi illumina di colpo dandomi i suoi doni e le sue consolazioni?"

Sono un pò pretenzioso spiritualmente e forse le domande nascono anche da una pigrizia spirituale recente.... ma siccome credo fortemente in quello che lo Spirito Santo da, mi piacerebbe appunto sentirmi invaso, in maniera visibile da questa potenza.

Questa mattina il prete nell'omelia ha dato delle risposte a queste mie domande (come al solito le risposte arrivano sempre al momento giusto) che provo a condividere:

1. La prima risposta è che Dio non fa tutto da solo ma richiede ovviamente la collaborazione dell'uomo. L'uomo deve cercare di mettersi nella lunghezza d'onda dello Spirito e della Parola di Dio per averne i suoi doni.

2. La seconda risposta è che Dio ci dona lo Spirito con i suoi tempi, che non sono quelli che dettiamo noi e questi tempi sono in relazione con il disegno che Dio ha sopra ognuno di noi.

A questo aggiungo anche una forma di ORGOGLIO spirituale che in forma inconscia mi fa pensare: "sto seguendo tante pratiche, cerco di seguire ogni giorno la parola di Dio, dico i Rosari, ma non mi sento spiritualmente carico. Signore ne ho diritto perchè non mi dai i tuoi doni? Sto facendo tutto questo e mi lasci a bocca asciutta?"

Spero che lo Spirito mi aiuti ad aprire il cuore realmente alla Parola e che mi ripulisca di queste forme spirituali sbagliate

Per l'approfondimento
Padre Paolo Curtaz [Omelia]
Don Walter Magni [Blog]
Don Gennaro Matino [Mp3] (aggiornato di solito il lunedi/martedi)
Raccolta di omelie da Parole Nuove [Omelie]
Raccolta di omelie da Omelie.org [Omelie]

sabato 19 maggio 2007

Mentre li benediceva, fu portato verso il cielo.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Così sta scritto: il Cristo dovrà patire e risuscitare dai morti il terzo giorno e nel suo nome saranno predicati a tutte le genti la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni. E io manderò su di voi quello che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall’alto”.
Poi li condusse fuori verso Betania e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e fu portato verso il cielo. Ed essi, dopo averlo adorato, tornarono a Gerusalemme con grande gioia; e stavano sempre nel tempio lodando Dio. [Lc 24,46-53]

Immagino lo sbigottimento dei discepoli: hanno "sopportato" le parole della "nuova" predicazione, la crocifissione, il sepolcro, la Resurrezione e ora che si aspettavano il nuovo Regno, il nuovo Israele, un mondo di Giustizia. Gesù se ne va al cielo ..........
Inizia per il mondo il periodo in cui si può vedere Gesù solo con gli occhi della Fede e con la forza dello Spirito Santo.

Nel piccolo capita la stessa cosa: si partecipa ad un momento di preghiera forte, ad un pellegrinaggio particolare, si vivono momenti di fervore e sembra di essere in comunione perfetta, di vivere realmente vicino al cielo e di essere pieni di gioia. Ma poi il momento finisce, la nube avvolge Gesù e in noi subentra la stanchezza, la routine (anche della preghiera) e le preoccupazioni delle cose di questo mondo.

Mi da consolazione che Gesù ben conosce questo limite nostro e ci dona lo Spirito Santo, pronto a venirci in aiuto nelle nostre mancanze, a sostenerci nella buona battaglia e ad aiutarci a discernere la Verità nei fatti della vita. Certo lo Spirito Santo non è la bacchetta magica che permette di capire tutto al primo colpo.

Credo però che lo sforzo del Cristiano sia quello di perseverare, di continuare ad approfondire, di tenere duro anche nei momenti in cui questo fervore finisce o viene meno. Credo che la Confessione periodica sia di forte aiuto. La meditazione giornaliera e l'approfondimento con libri e letture. Il Santo Rosario (specialmente in famiglia). Forse non sembra di fare grossi progressi, forse si pensa di aver raggiunto i propri limiti, forse ci si ferma in attesa delle prossime ondate di fervore........invece tutto serve per progredire nel cammino Spirituale !!

Per l'approfondimento

Padre Paolo Curtaz [Omelia]
Don Walter Magni [Blog]
Don Gennaro Matino [Mp3] (aggiornato di solito il lunedi/martedi)
Raccolta di omelie da Parole Nuove [Omelie]

sabato 12 maggio 2007

Lo Spirito Santo vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato.
Queste cose vi ho detto quando ero ancora tra voi. Ma il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli v’insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.
Vi lascio la pace, vi dò la mia pace. Non come la dà il mondo, io la dò a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore.
Avete udito che vi ho detto: Vado e tornerò a voi; se mi amaste, vi rallegrereste che io vado dal Padre, perché il Padre è più grande di me. Ve l’ho detto adesso, prima che avvenga, perché quando avverrà, voi crediate”. [Gv 14,23-29]

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sabato 5 maggio 2007

Vi dò un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri

Quando Giuda fu uscito dal cenacolo, Gesù disse: “Ora il Figlio dell’uomo è stato glorificato, e anche Dio è stato glorificato in lui. Se Dio è stato glorificato in lui, anche Dio lo glorificherà da parte sua e lo glorificherà subito.
Figlioli, ancora per poco sono con voi. Vi dò un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri” [Gv 13,31-33.34-35]

Conosco persone che amano molto più di me, che si sacrificano per gli altri (vicini e lontani), che sono pazienti e che sono sempre disposte a fare del bene. Alcune di queste persone non sono credenti. Spesso sono anche anticlericali.

Contemporaneamente noto che ci sono fedeli pronti a gesti eroici per amore di Gesù Cristo, della sua Chiesa o per amore della Parola del Vangelo: non penso solo alle schiere dei Martiri della Chiesa nei secoli ma anche a comuni fedeli che hanno saputo fare piccoli grandi gesti nella loro ordinarietà. Penso ad esempio a quellei che sono capaci di perdonare chi ha loro commesso efferati delitti (ad esempio i fatti di Erba).

Il bello del Cristianesimo è che non è una dottrina umana. Ma una rivelazione e un incontro con Cristo, che è il figlio di Dio. Facendo esperienza nella vita di questo incontro posso imparare ad amare (mi dispiace ora non ne sono capace) in maniera autentica. Sicuramente devo faticare e lottare spiritualmente. Ma so che al mio fianco c'è Gesù e so che se gli chiedo di insegnarmi ad amare in maniera autentica (che è quello che ci dice di fare in questo brano) piano piano mi rivelerà la strada.

"Sapranno che siete miei discepoli": anche qui ci sono due immagini contrastanti: da un lato vi sono quelli che manifestano in maniera forte la propria devozione: simboli religiosi messi in evidenza, esagerazione nel vedere manifestazioni divine, neo-convertiti che salgono subito in cattedra (oltre a mettersi in vetrina) a impartire lezioni e certezze. Dal lato opposto vi sono timidi cristiani che hanno paura di mostrare la propria religiosità, preferendo un atteggiamento pudico nelle varie situazioni di vita: sul lavoro, a scuola, con gli amici. A volte però non si tratta di un sano e umile silenzio ma piuttosto emerge la paura di esporsi, di mettersi in gioco e di essere perseguitati dalla falsa luce del mondo.

Anche qui non posso che chiedere a Gesù cosa fare per far capire che sono suo discepolo perchè se mi affido solo alle mie capacità umane rischierò di finire e nell'uno o nell'altro schieramento.


PS
ho trovato un sito che raccoglie diverse omelie e commenti per ogni brano di Vangelo (lo ho riportato nella sezioni degli approfondimenti). E' un sito di enorme ricchezza. Tuttavia quello che secondo me manca o che non ho ancora trovato è una comunità virtuale su cui discutere del Vangelo, nel bene e nel male, nella polemica e nella devozione tra credenti e non credenti. E' lo scopo che si prefigge questo sito.

Per l'approfondimento
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Don Gennaro Matino [Mp3] (aggiornato di solito il lunedi/martedi)
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