sabato 19 maggio 2007

Mentre li benediceva, fu portato verso il cielo.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Così sta scritto: il Cristo dovrà patire e risuscitare dai morti il terzo giorno e nel suo nome saranno predicati a tutte le genti la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni. E io manderò su di voi quello che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall’alto”.
Poi li condusse fuori verso Betania e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e fu portato verso il cielo. Ed essi, dopo averlo adorato, tornarono a Gerusalemme con grande gioia; e stavano sempre nel tempio lodando Dio. [Lc 24,46-53]

Immagino lo sbigottimento dei discepoli: hanno "sopportato" le parole della "nuova" predicazione, la crocifissione, il sepolcro, la Resurrezione e ora che si aspettavano il nuovo Regno, il nuovo Israele, un mondo di Giustizia. Gesù se ne va al cielo ..........
Inizia per il mondo il periodo in cui si può vedere Gesù solo con gli occhi della Fede e con la forza dello Spirito Santo.

Nel piccolo capita la stessa cosa: si partecipa ad un momento di preghiera forte, ad un pellegrinaggio particolare, si vivono momenti di fervore e sembra di essere in comunione perfetta, di vivere realmente vicino al cielo e di essere pieni di gioia. Ma poi il momento finisce, la nube avvolge Gesù e in noi subentra la stanchezza, la routine (anche della preghiera) e le preoccupazioni delle cose di questo mondo.

Mi da consolazione che Gesù ben conosce questo limite nostro e ci dona lo Spirito Santo, pronto a venirci in aiuto nelle nostre mancanze, a sostenerci nella buona battaglia e ad aiutarci a discernere la Verità nei fatti della vita. Certo lo Spirito Santo non è la bacchetta magica che permette di capire tutto al primo colpo.

Credo però che lo sforzo del Cristiano sia quello di perseverare, di continuare ad approfondire, di tenere duro anche nei momenti in cui questo fervore finisce o viene meno. Credo che la Confessione periodica sia di forte aiuto. La meditazione giornaliera e l'approfondimento con libri e letture. Il Santo Rosario (specialmente in famiglia). Forse non sembra di fare grossi progressi, forse si pensa di aver raggiunto i propri limiti, forse ci si ferma in attesa delle prossime ondate di fervore........invece tutto serve per progredire nel cammino Spirituale !!

Per l'approfondimento

Padre Paolo Curtaz [Omelia]
Don Walter Magni [Blog]
Don Gennaro Matino [Mp3] (aggiornato di solito il lunedi/martedi)
Raccolta di omelie da Parole Nuove [Omelie]

1 commento:

Anonimo ha detto...

Nella festa di oggi viviamo sentimenti contraddittori.Da un lato, la gioia di averlo ritrovato, dall'altro la delusione,lo sconcerto,lo smarrimento, per la sua dipartita. Ma come, ci lascia soli un'altra volta?
Quaranta giorni con il Risorto, sono quaranta giorni di beatitudine, di vacanza, come si dice da noi, 40 giorni dove la bella favola ha visto il lieto fine del .. e vissero felici e contenti...
E' stato bello Gesù acoltarti, seguirti, contemplarti, ricevere la pace da te, quando il nostro cuore era in tumulto, seguire le tue indicazioni quando continuavamo a gettare le reti dalla parte sbagliata, quando ci rassicuravi, dicendoci: "non temete, non sia turbato il vostro cuore, io sono con voi fino alla fine dei giorni".
Quaranta giorni di pace, con te, con la paura gettata alle spalle, con la consolazione di avere trovato per sempre l'amico, con la certezza che non te ne saresti mai più andato, e che non ci poteva capitare più niente di male.
E oggi te ne esci dicendo che te ne vai, così, senza preavviso, e ci lasci sconcertati, disorientati, con lo sguardo perso in un punto che pian piano viene riassorbito dal cielo.
Nell'icongrafia orientale l'ascensione è illustrata con Gesù, piccolo e scuro che sale al cielo contornato dagli angeli, e a terra gli apostoli e Maria più grandi, in evidenza.
Gesù piccolo e i descepoli grandi, la chiesa grande. Questo è il messaggio della festa di oggi.
Adesso tocca a noi  diventare uomini di speranza sulla sua parola, che è parola di verità e di vita.
Questa giornata ci chiama ad impegnarci in prima persona, perchè oggi il progetto di Dio viene svelato: un Dio che si nasconde agli occhi dei discepoli, perchè viene ad abitare dentro di loro.
laprimaparola

Il tempo è nelle nostre mani, nella misura in cui l'infinito è nei nostri cuori